Avvicinamento al mondo del vino — Le tipologie di vino

EnoSpace
5 min readApr 9, 2021

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In tanti, per fortuna, bevono vino ma pochi lo conoscono veramente. Spesso il livello di conoscenza dei “comuni mortali” si limita alla distinzione tra vino bianco e rosso. Quindi capisco il senso di smarrimento di chi da “novizio” cerca di approcciarsi al mondo del vino, nel sentire tutti i termini tecnici utilizzati dai “grandi esperti” che spesso determinano nell'inesperto una spiacevole sensazione di timore e quasi d’inadeguatezza nei confronti di tale materia. Spesso, infatti, l’atteggiamento degli addetti ai lavori finisce per essere, volontariamente o involontariamente, poco inclusivo. È molto diffuso un “approccio novecentesco” che impedisce a tante persone di avvicinarsi a questo fantastico mondo ritenuto, a causa di questo atteggiamento, tanto difficile. Tutto questo fa gioco a quelle persone che vogliono fare del vino un qualcosa di “elitario”, argomento per pochi eletti. Io, invece, penso che il vino possa e debba essere alla portata di tutti, soprattutto in un paese come l’Italia dalla grande tradizione enologica. Il vino è innanzitutto un alimento che appartiene alla nostra tradizione storico alimentare e come italiani abbiamo, in un certo senso, il dovere di conoscerlo. Con questo scopo vi voglio proporre un percorso “light” d’introduzione al mondo del vino, fatto di una serie di post dal linguaggio meno tecnico possibile. In seguito, magari, una volta superata la “barriera” d’ingresso, chi vorrà potrà approfondire i vari temi trattati.

Comincerei proprio dalle varie tipologie di vino e dalle loro principali caratteristiche. Perché, è bene che si sappia, non esiste solo la distinzione tra vino bianco e rosso ?.

Diciamo che possiamo raccogliere tutta l’enorme produzione vinicola in nove grandi famiglie, nove tipologie differenti di vino, corrispondente ognuna a una particolare tecnica di vinificazione, ovvero al processo produttivo seguito per ottenerlo. Non lasciatevi spaventare da qualche tecnicismo che per forza di cose devo usare. Sono tutte cose che vedremo nel seguito del nostro percorso, quello che mi preme è che cominciate a prendere dimestichezza con le varie tipologie di vino.

Vediamo insieme, a grandi linee, quali sono:

· VINI BIANCHI LEGGERI
Sono prodotti attraverso una vinificazione in bianco, allontanando bucce, vinacce e vinaccioli dopo la pigiatura e controllando la temperatura durante la fermentazione, affinché non si alzi troppo. Da consumare preferibilmente durante il loro primo o secondo anno di vita, i bianchi leggeri sono adatti agli aperitivi e perfetti per le stagioni più calde.

· VINI BIANCHI STRUTTURATI
I vini bianchi strutturati vengono a volte, non sempre, sottoposti a un invecchiamento di qualche mese in botti di rovere e a volte ad una seconda fermentazione malo-lattica, allo scopo di ridurne l’acidità ed aumentarne la morbidezza. Più corposi, più alcolici e più intensi dei bianchi leggeri, sono perfetti per i cibi di mare e per le carni bianche.

· VINI BIANCHI AROMATICI
Caratterizzati da un profumo floreale e fruttato, dovuto alle particolari varietà di vitigni da cui si ottengono, i bianchi aromatici sono prodotti con alcuni zuccheri residui che ne aumentano la dolcezza e ne contrastano l’acidità. Se spumantizzati, accompagnano i dolci lievitati; se passiti, sono perfetti da servire insieme alla pasticceria.

· SPUMANTI E VINI FRIZZANTI
Da sempre associati alla celebrazione di un successo o di un evento importante, questi vini sono ottenuti attraverso la rifermentazione di un vino base, a cui vengono aggiunti zucchero, lieviti e ovviamente anidride carbonica. Se la pressione generata all'interno della bottiglia è superiore a 3,5 atmosfere, si parla di spumante; se inferiore a 2,5 atmosfere, si parla di vino frizzante. Spumanti e vini frizzanti sono ideali per aperitivi e dolci lievitati.

· VINI ROSÉ O ROSATI
Freschi, vivaci, fruttati: i vini rosati sono perfetti per la bella stagione. Si ottengono essenzialmente attraverso due tipi di vinificazione: uno più comune prevede una breve o brevissima macerazione sulle bucce di mosti di varietà a bacca nera, indispensabile per ottenere il colore rosato; l’altro, in Italia ammesso solo per gli spumanti, consiste nel miscelare vini base bianchi e rossi.

· VINI ROSSI LEGGERI
Prodotti attraverso una vinificazione semplice, con una breve permanenza dei mosti sulle bucce, altrettanto breve periodo di affinamento e nessuna maturazione nelle botti, i vini rossi leggeri sono caratterizzati da una bassa presenza di tannino, la sostanza responsabile della sensazione di asprezza e astringenza. Perfetti per chi ama i sapori delicati.

· VINI ROSSI DI MEDIO CORPO
I vini rossi di corposità media sono ottenuti da una vinificazione simile a quella dei rossi leggeri. A fare la differenza sono soprattutto le caratteristiche dei vitigni con cui vengono prodotti. I rossi di medio corpo sono infatti più tannici e più strutturati, cioè più ricchi di alcol e più concentrati, oltre che adeguati a quasi tutti i tipi di cibi.

· VINI ROSSI FRIZZANTI
Collocabili a metà strada fra rossi leggeri e rossi di corposità media, i vini rossi frizzanti si ottengono attraverso un processo di vinificazione identico a quello dei frizzanti bianchi. In base alla quantità di zucchero che contengono si dividono in rossi frizzanti dolci e rossi frizzanti secchi. La delicata effervescenza e il gusto ricercato rendono questi vini adatti ad accompagnare un’ampia varietà di piatti.

· VINI ROSSI CORPOSI
La vinificazione dei rossi corposi è più complessa e prevede tempi di maturazione in legno molto più lunghi. Per produrli vengono utilizzate uve ad elevato tasso di acidità ed alto contenuto di tannini, e i mosti ottenuti vengono sottoposti a una macerazione di lungo periodo. Dopo non una, ma ben due fermentazioni, la seconda viene definita malo-lattica (poi vi spiego cos'è ?), devono essere trasferiti in botti di rovere, per compiere una maturazione di minimo 1–4 anni. I rossi di corposità piena sono vini tannici, di notevole gradazione alcolica e dall'aroma molto speziato.

· VINI LIQUOROSI E DA DESSERT
Concludiamo con una tipologia di vino molto ampia e variegata. Oltre ai già citati spumanti e vini frizzanti, infatti, sono considerati vini da dessert anche i vini liquorosi e i fortificati dolci. Questi si ottengono bloccando la fermentazione tramite l’aggiunta di alcol in forma di acquavite, prima che i lieviti consumino tutto lo zucchero, e vengono poi sottoposti a lunghi periodi di invecchiamento. Sono adatti ad accompagnare cioccolato, biscotti e torte alla frutta.

Bene, siamo giunti alla fine ma prima di lasciarci devo precisare, altrimenti qualche professorone ci bacchetta, che, ovviamente, la classificazione riportata sopra contiene numerose semplificazioni su alcuni temi che saranno poi meglio sviscerati nei prossimi appuntamenti. A proposito, nel prossimo appuntamento cominceremo ad approcciarci alla degustazione.

Ciao e alla prossima, buon vino a tutti.

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